INCENTIVI E AGEVOLAZIONI PER LE FUSIONI 


CONTRIBUTI STATALI

In base alla Legge 29 dicembre 2017 n. 205 art. 1 comma 868, ai Comuni derivanti dalla fusione spettano contributi per 10 anni pari al 60% dei contributi erariali ricevuti nel 2010, con un tetto di 2

milioni annui (art.15 D.Lgs. 267/2000)

Nel nostro caso si tratterebbe di 20 milioni in 10 anni, se la fusione dei 58 Comuni avvenisse in un solo colpo; molto di più se avvenisse per fasi successive. Ad es. tale importo massimo sarebbe ampliamente raggiunto già per l’ipotesi di fusione di Comuni con 50.000 abitanti indicata in fondo alla pagina “il progetto AMIunaCittà

Naturalmente se le leggi non cambieranno



CONTRIBUTI REGIONE PIEMONTE

In base alla delibera della Giunta Regionale del 4 agosto 2016 n 52-3790, ai Comuni derivanti dalla fusione spetta un contributo

a) una tantum composto da:

•importo tra 20.000 e 80.000 in funzione del numero di Comuni coinvolti

•importo in funzione del numero degli abitanti del nuovo Comune risultante dalla fusione: fisso di 25.000 euro per i Comuni fino a 1.000 abitanti, di 20 euro/abitante da 1.001 a 3.000, di 15 euro/abitante da 3.001 a 5.000; fisso di 80.000 per i Comuni oltre i 5.000 abitanti

 


b) per i successivi 5 anni   pari al  20% del contributo "una tantum"


Nel nostro caso si tratterebbe di 160.000 euro come una tantum e di 32.000 euro  per ciascuno dei successivi 5 anni, se la fusione dei 58 Comuni avvenisse in un solo colpo; molto di più se avvenisse per fasi successive. In tutto quindi 320.000 euro.


Naturalmente se le leggi non cambieranno


ALTRO

Vi sono vantaggi non quantificabili, quali:


a) Esenzione dagli obblighi della centrale di committenza per i due anni successivi alla fusione


b) Esenzione dal pareggio di bilancio per l’anno successivo alla fusione

 


c) Allentamento dei vincoli per le assunzioni di personale, se la spesa di personale del nuovo    Comune risultante dalla fusione è inferiore al 30% della spesa corrente.


d)  Deroga all'obbligo di esercizio associato di funzioni comunali


Da notare che secondo la legge Del Rio (legge 7 aprile 2014, n. 56, comma 128) "l'istituzione del nuovo comune non priva i territori dei comuni estinti dei benefici che ad essi si riferiscono, stabiliti in loro favore dall'Unione Europea e dalle leggi statali".


Applicabilità pratica delle disposizioni di legge anticorruzione che prevedono la turnazione periodica degli incarichi, cosa impossibile se il Comune è di piccole dimensioni (tra i 58 Comuni ce ne sono ben 49 con meno di 10 dipendenti)