Comitato Promotore AMIunaCittà Visualizza versione online

AMIunaCittà NEWSLETTER Aprile 2016

Anche da noi qualcosa si muove… Finalmente


Con questa newsletter supplementare desideriamo condividere con chi ci segue alcuni recenti e significativi sviluppi che riteniamo di grande importanza per il nostro territorio.

Dopo le dichiarazioni del Sindaco di Rivarolo, del Sindaco di Cuorgnè, dopo che anche in Val Chiusella diversi Sindaci hanno preso posizione e avviato iniziative per promuovere processi di fusione, per dare efficienza e progettualità per il futuro dei rispettivi territori, è finalmente arrivato alla fine del suo faticoso iter anche il Piano Strategico dell'Eporediese.
La bozza del Piano è stata discussa dal Consiglio Comunale di Ivrea l'11 aprile scorso. Il Consiglio ha ritenuto necessaria una maggiore determinazione nell'indicare gli indirizzi relativi alle modalità e agli strumenti idonei a conseguire gli obiettivi contenuti nel piano stesso.

Il Consiglio ha quindi approvato, a larga maggioranza, una mozione con la quale si invita il Sindaco di Ivrea a proporre alla Commissione Istituzionale ossia al comitato di coordinamento dei Sindaci della nostra zona omogenea un emendamento che esprime in modo chiaro la volontà di operare per soluzioni immediate, finalizzate all'aggregazione del territorio.

L'emendamento recita testualmente:
In questa direzione vanno sostenute anche azioni tendenti alla promozione sostanziale delle fusioni dei comuni e di soluzioni vere di tipo associativo tra gli stessi con lo spirito e la determinazione di realizzare comunità cittadine dimensionalmente più significative e con caratteristiche di omogeneità e contiguità territoriale”.


A questo punto ci auguriamo che l'Assemblea dei Sindaci che si riunirà il prossimo venerdì 15.aprile per discutere il piano strategico del territorio, approvi questa iniziativa coraggiosa e lungimirante e che possano finalmente prendere avvio progetto e azioni per dare una reale capacità di governance al nostro territorio.

Attendiamo con speranza buone notizie.






Mozione Piano Strategico
(Ivrea, 11 aprile 2016)


Il Consiglio Comunale di Ivrea, a seguito della discussione della bozza di Piano Strategico della Zona Omogenea Eporediese presentato nella seduta dell’11 aprile 2016, condivide nel suo complesso l’impianto del documento e in particolare le linee strategiche in esso contenute.
Tuttavia ritiene che il tema della costruzione della governance della Zona Omogenea, delineato nella Linea Strategica 1, necessiti di maggiore determinazione negli indirizzi relativi alle modalità e agli strumenti idonei a conseguire gli obiettivi contenuti nel Piano stesso.
A tal proposito il Consiglio Comunale di Ivrea invita il Sindaco a proporre alla Commissione Istituzionale, cioè il Comitato di Coordinamento della Zona Omogenea, un emendamento che, confermando il ruolo e l’azione del Comitato di Coordinamento in particolare nel breve periodo, punti a sostenere nel medio e lungo periodo le azioni che tendono a promuovere soluzioni aggregative del comuni del territorio, come le fusioni degli stessi, con l’obiettivo di rafforzare la capacità di governance della Zona Omogenea.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI IVREA

propone il seguente emendamento da inserire a pagina 17 al termine della quinta proposizione del capitolo 6 “Linea Strategica 1. Costruire la Governance della Zona Omogenea”:

In questa direzione vanno sostenute anche azioni tendenti alla promozione sostanziale delle fusioni dei comuni e di soluzioni vere di tipo associativo tra gli stessi con lo spirito e la determinazione di realizzare comunità cittadine dimensionalmente più significative e con caratteristiche di omogeneità e contiguità territoriale”.

Maurizio Perinetti
Erna Restivo
Dussio Sassano
Matteo Olivetti
Loredana Carrain
Elisa Mulas
Paolo Bertolino
Fabrizio Dulla
Massimiliano De Stefano
Elisabetta Ballurio



Ivrea, 11 aprile 2016




L'articolo di Giacomo Grosso sulla Valchiusella
(da "La Sentinella del Canavese")




Un referendum popolare per fare un solo Comune

Valchiusella, molti i sindaci disponibili al progetto, con alcuni distinguo.
Bernini: «Le Unioni hanno fallito, meglio le fusioni». Decideranno i cittadini


VIDRACCO. Dal primo gennaio sono quaranta i Comuni italiani cancellati da fusioni che hanno dato vita a 23 nuove amministrazioni comunali, due delle quali in Piemonte dove, ad esempio, nel Verbano Cusio Ossola è stato istituito il Comune di Borgomezzavalle nato dalla fusione tra quelli di Seppiana (161 abitanti) e di Viganella (174). Ed anche in Valchiusella s'inizia discutere di possibili fusioni amministrative. La prima mossa è del sindaco di Vidracco, Antonio Bernini.
«Il nostro Comune aveva deciso di non costituirsi in Unione, a posteriori una scelta oculata, visto che le amministrazioni che hanno agito diversamente hanno dovuto sopportare maggiori costi, a fronte di nessun vantaggio ancora percepibile -, spiega Bernini. - Altro sarebbe se si pensasse di realizzare direttamente delle fusioni tra Comuni. Il massimo risultato si otterrebbe dando vita addirittura ad un Comune unico per tutta la valle. E in questa prospettiva chiediamo ai nostri cittadini di esprimerci le loro opinioni in proposito».
Tecnicamente l’Unione da origine ad un nuovo ente amministrato dai sindaci, un consigliere di maggioranza e uno di minoranza di ciascun Comune, presieduto da un presidente e da una giunta composta dai sindaci. La fusione dei Comuni è la trasformazione di un certo numero di paesi, in un nuovo Comune che amministrerà il territorio ed i cittadini residenti dei comuni di origine. Il sindaco di Vidracco non esclude, poi, che entro pochi anni le fusioni vengano imposte dall'alto. Seppure presidente dell’Unione di otto Comuni della Valchiusella, il sindaco di Vico, Antonio Nicolino, non boccia assolutamente l’idea delle fusioni, anzi. Usando una metafora calcistica dice infatti: «Lavorare nell'Unione è un po' come fare la preparazione estiva per poi affrontare un campionato, quello delle fusioni. Esse produrrebbero oltretutto indubbi vantaggi. Basti pensare ai maggiori trasferimenti da parte dello Stato, alle minori accise sui carburanti ed alla possibilità di assumere direttamente del personale» assicura Nicolino. Anche Carlo David, sindaco di Meugliano, il Comune più piccolo della Valchiusella non è affatto contrario alle possibili fusioni: «Purché la nostra municipalità conservi una rappresentanza all’interno nell’ipotetico nuovo Ente. Dovrà per questo essere assicurato un presidio amministrativo sul territorio» afferma David. Saranno in ogni casi i cittadini, attraverso un referendum consultivo, ad esprimere il loro parere sulle fusioni. Intanto, il decreto "Milleproroghe" (il nome dice tutto) approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, proroga ulteriormente l'obbligo, per i piccoli comuni, di gestione associate delle funzioni fondamentali (segreteria, trasporti, scuola, urbanistica) tramite Unione o Convenzione. La nuova scadenza è stata fissata al 31 dicembre 2016